La carriera di Bagnaia in 5 momenti chiave

Per Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) il titolo iridato della top class arriva dopo un lungo viaggio sportivo che ha toccato diversi apici. 

Eccone cinque, da una carriera da urlo. 

Dopo tre stagioni così così in Moto3™, nel 2016 Bagnaia ha dimostrato quanto valeva: sei podi, di cui due vittorie con il team Aspar e in sella alla Mahindra.

Il secondo successo, ottenuto in Malesia, gli è valso una ricompensa speciale: la possibilità di guidare una MotoGP™ a Valencia. Si trattava di una Ducati.

Quattro anni fa Bagnaia ha festeggiato il titolo di campione del mondo della Moto2™ a Sepang. Che stagione, con i colori dello squadrone VR46: otto le vittorie, alle quali si sono aggiunti quattro podi. 

Passato alla classe regina nel 2019, Bagnaia è esploso nel 2021 dopo aver ottenuto, nel 2020, il suo primo podio a Misano. 

Per lui la prima vittoria nella premier class è avvenuta su uno dei terreni di caccia di Marc Marquez (Repsol Honda Team): Aragon. All’ultimo giro, in testa, il ducatista è riuscito a rispondere agli attacchi dello spagnolo e si è presentato per primo sotto la bandiera a scacchi. 

Di lì in poi, nessuno l’ha più fermato: negli ultimi 5 round del 2021 ha ottenuto altri tre successi e un podio. 

A metà 2022, complice una serie di errori e qualche sfortuna, fra il leader iridato Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) e Bagnaia c’erano 91 punti. Nella sua rincorsa vincente, l’italiano è riuscito anche a vincere quattro gare di fila. Come lui, in Ducati, nessuno mai.  

Dopo un fine settimana vissuto a nervi tesi, al quale si è presentato con 23 punti di vantaggio su Quartararo, Bagnaia ha vinto a Valencia il titolo iridato della top class. Quella che per alcuni poteva sembrare una formalità, visto il vantaggio, si è dimostrata l’ennesima prova tosta della stagione. Ma il ducatista l’ha superata alla grande.